La storia di un secolo che ha fatto sognare un paese...L'Italia.

domenica 19 luglio 2009

Le loro mani esprimono tutto quello che la bocca non dice.

Sono molto felice dell’argomento scelto da trattare “la lingua Italiana dei Segni” (LIS), il motivo è semplice…posso raccontarvi la mia esperienza personale visto che nel 1996 ho frequentato per 6 mesi un corso, tra i vari ragazzi che ho conosciuto c’è stata una coppia veramente speciale, i loro nomi sono Maria e Raffaele. Sono fidanzati da una vita e sono veramente gioiosi insieme.
Abbiamo convissuto per tutto il periodo del corso, infatti alloggiavamo nello stesso albergo, esattamente camere comunicanti.

Sono entrambi sordi e non mi era mai capitato fino ad allora di conoscere una persona sorda.

I primi tempi ho avuto molta difficoltà nel conversare, mi imbarazzavano i lunghissimi silenzi che purtroppo io non sapevo ancora colmare, pensavo e ripensavo a cosa volesse dire non sentire nessun suono, la voce delle persone care, i piacevoli suoni che la natura e il mondo trasmette continuamente.

Nell’uscire insieme ho avuto modo di capire come a volte sia più chiaro uno sguardo che mille parole, infatti mi sono reso conto che stando con loro presto molta più attenzione ai loro occhi, alle loro espressioni facciali, più di quanto faccio nella vita quotidiana.

Le loro mani esprimono tutto quello che la bocca non dice.

La mia prima difficoltà infatti nasceva proprio da questo, non essendo per niente abituato, tendevo a guardare la bocca, successivamente spostavo il mio sguardo sulle mani.

Presto mi sono anche reso conto di quanta poca attenzione prestavo, infatti tantissime sensazioni che una persona vuole trasmettere sono accompagnate dai movimenti del corpo, dal modo di guardare, di imbronciare il viso.

I primi giorni sono stati pazzeschi, loro ed io avevamo molta voglia di relazionarci ma non ci riuscivamo a sufficienza, poi però con ‘aiuto della cara penna e foglio è stato più semplice.

Sono passati quasi 13 anni e la nostra amicizia, anche se non ci vediamo giornalmente per motivi di distanza, mi ha e mi offre tanto, sia a livello umano che lavorativo. Infatti, visto il lavoro che faccio, istruttore amministrativo presso il centro per l’impiego, mi è capitato di dover svolgere delle pratiche anche per dei Ragazzi con questi deficit e la frequentazione con i miei cari amici mi ha dato la possibilità di riuscire a comunicare in modo più chiaro con persone con i loro stessi problemi.

I miei stessi colleghi, qualora si presenti una persona con questo deficit, non ci pensano due volte ad accompagnarli da me, ma questo non per una questione di discriminazione, assolutamente, ma per un motivo pratico e di esigenze da ambo le parti; infatti la persona in questione si trova un po’ più a suo agio poiché ha di fronte a sé un’altra che la comprende un po’ di più, dall’altro lato, riesco a capire in modo più veloce ciò che mi viene chiesto e di cui ha bisogno la persona in questione.

La penna e la carta con il tempo vanno scomparendo, non servono quasi più, riusciamo a comunicare molto meglio

Certo non sono in grado di capire tutto ma me la cavo, per mancanza di tempo non posso approfondire e imparare la lingua dei segni in modo sufficiente, ma è un proposito che mi pongo per il futuro.

Una morte che si poteva evitare

Ciao Ragazzi,

questo post è dedicato a tutti coloro che tengono alla VITA.

Ieri, dove vivo io, è stato celebrato un funerale per un ragazzo di soli 16 anni.

Il mio blog parla della Ferrari e indirettamente dell’alta velocità … ma di un’alta velocità che si pratica su piste, quasi, sicure dove i piloti sono uomini che della velocità hanno fatto il loro mestiere.

Vi raccontavo di Antonio, questo era il suo nome.

Correva, correva e correva con il motorino, senza casco, con l’incoscienza di essere solo sulla strada e che nulla potesse fermarlo.

Si è schiantato frontalmente contro un autobus di turisti, morto sul colpo.

Per due sere i vigili del posto, invano, hanno cercato di fermarlo e sequestrargli il motorino…ma lui niente non si è fermato.

Vi domanderete perché ne parlo.

Io ho 34 anni, fatti ieri, ma posso dire che sono nato due volte, la seconda volta nel 1989.

Avevo 14 anni quando, di domenica, mi ritrovo la ruota del motorino bucata. Volevo ripararla per fare un giro, così ho chiamato il gommista vicino casa mia che ha risolto tutto.

Casualità in quel momento scende il mio cuginetto di quasi 10 anni,Vincenzo , che per me stravedeva, si mette in sella al motorino.

Eravamo fermi sul marciapiede di casa, motorino spento, io e mio cugino sulla moto.

Ricordo solo che due folli con due macchine facevano una gara nel centro abitato ad alta velocità, uno di loro ci prende in pieno.

Mio cugino muore sul colpo, aveva neanche dieci anni, io in coma per molti, troppi mesi…decine e decine di interventi, non ricordavo più nulla, il dolore fisico e il senso di colpa mi distruggeva.

Loro non hanno mai pagato.

Questo sfogo per dirvi:

ragazzi, sulla strada non si scherza, anche se una persona guida bene ed è attenta, gli altri possono non esserlo. Il casco serve per proteggere, per proteggere voi.

Spererei che morti del genere non ce ne fossero più…ma è solo un sogno e me ne rendo conto.

giovedì 16 luglio 2009

Ecco il mio video Preferito...Gustatevelo

lunedì 6 luglio 2009

domenica 5 luglio 2009

MEMORIAL LUCA ZERILLI LE FERRARI SUI TRE COLLI

Il MEMORIAL LUCA ZERILLI LE FERRARI SUI TRE
COLLI
si è tenuto il 31 maggio presso il "Parco Commerciale Le Fontane" dove si è svolto dalle ore 16.00 anche lo Spinning Event Catanzaro ( 200 bike da spinning).
E' stato uno spettacolo vedere tutte quelle Ferrari, rosse-gialle-bianche-nere, in fila; la manifestazione è stata arricchita dalla presenza di 200 uonimi e donne di tutte le età in sella alle bike da spinning.









Presentazione del mio Blog

giovedì 4 giugno 2009

carta d'identità Filippo Lopreiato

18 luglio 1975 – Data indimenticabile…sono nato io!

1985 – Papà acquista il primo televisore a colori…sicuramente una novità per quei tempi!

1989 – I miei genitori mi regalano la prima calcolatrice scientifica, i miei calcoli da allora migliorarono!

1990 – Torno a casa da scuola e trovo sulla scrivania della mia stanza il “Commodore 64”, acquisto dei miei genitori sempre attenti alle esigenze scolastiche di noi figli.

1995 – Conseguo la maturità tecnica all’ITG di Vibo Valentia e mi preparo all’esame consultando siti internet (ovviamente non con la stessa rapidità con cui oggi si accede ai vari siti) ed effettuando ricerche on-line nelle discipline scientifiche. Sempre nello stesso anno acquisto il mio primo telefono cellulare Tacs, i famosi pionieri analogici dei cellulari che ormai sono andati in pensione e hanno lasciato spazio a modelli più nuovi e avanzati.

1996 – Partecipo alle selezioni per accedere ad un corso informatizzato di formazione professionale sulla L. 626/93 presso l’A.N.A.P. di Briatico (V.V.) con esito favorevole. Il corso ha avuto la durata di sei mesi, per un totale di 800 ore in aula e mi ha consentito di acquisire maggiore confidenza con la tecnologia informatica.

1997 – E’ stato un anno impegnato. Ho frequentato un corso della durata di sei mesi a Roma presso la IG (Giovani Imprenditori) utilizzando sempre risorse e strumenti informatici. Nello stesso anno partecipo ad un concorso bandito dall’ISEF di Catanzaro, vincendolo, e conseguendo il titolo di istruttore amministrativo. La mia mansione principale era quella di aggiornamento/inserimento dei dati degli studenti nella banca dati dell’ISEF, nonché quella di calcolare l’entità delle borse di studio di ciascun studente in rapporto al reddito e ai meriti scolastici.

1998 – Sostituisco all’ormai pensionato Tacs un nuovo cellulare modello Star Tac con scheda gsm prepagata.

2001 – Acquisto il mio primo notebook modello ASUS. La novità del momento mi induceva a portarlo ovunque, utilizzandolo non solo per la video scrittura di documenti necessari per il lavoro, ma anche per puro svago…avevo infatti installato una serie di divertenti giochi che mi permettevano di evadere e di rilassarmi.

2006/2007 – Decido di arricchire e migliorare il mio curriculum professionale e soprattutto scolastico e mi iscrivo all’Università della Calabria. Il tutto con enormi sacrifici, considerata l’età e in particolare l’attività lavorativa svolta che mi vede impegnato tutta la settimana per 7 ore al giorno. Sono uno di quei famosi “pendolari”: abito a Vibo Valentia, lavoro a Catanzaro e frequento l’Università di Cosenza.Spero almeno che tutti questi sacrifici vengano presto ricompensati!

2007 – Acquisto una nuova automobile e fra gli optional faccio installare il navigatore satellitare con gps integrato. L’ho “addestrato” talmente bene che fa tutto…perfino il caffè! Un caffè coi baffi!

2008 – E’ l’anno dei grossi acquisti. Sostituisco il tradizionale televisore di casa con un televisore al plasma 40 pollici. Acquisto un hard disck esterno per trasferire e archiviare i miei dati, documenti e file in genere. Altro acquisto è un iPod, nuova generazione di lettori di musica digitale, necessario per ascoltare i miei brani preferiti ovunque mi trovi!

2009 – Dovrò sostenere l’esame di Web Editing con l’Ill.mo prof. Converso. Mi auguro che vada tutto per il meglio…io mi sono impegnato al massimo!

sabato 30 maggio 2009

I loghi Ferrari attualmente in uso

Cavallino Ferrari S.p.A. - Produzione
Cavallino Ferrari - Gestione Sportiva
Ferrari Auto S.p.A. - Produzione
Ferrari Auto S.p.A.- Gestione Sportiva

Cavallino Ferrari-1947

Cavallino Ferrari 1947

Cavallino Scuderia Ferrari dal 1929

Cavallino Scuderia Ferrari (dal 1929)
Cavallino Scuderia Ferrari
dal 1929


Il progetto del logo Ferrari - 1947

Il progetto del logo Ferrari

Il programma di fabbricazione rettificatrici degli anni 40, con il cavallino rampante

Il programma di fabbricazione rettificatrici

Sergio Castellitto

E' Sergio Castelletto l’interprete di uno dei volti storici della storia culturale italiana, Enzo Ferrari, il mitico padre della Casa del Cavallino rampante, film che andrà in onda stasera alle 21: 10 su Canale 5. La storia prende le mosse da quei famosi anni Ottanta che videro l’incontro di Ferrari con un giornalista e la conseguente narrazione della sua storia.



Film Ferrari su Canale 5 con Sergio Castellitto: la storia dell’uomo che ha dato vita al mito del Cavallino rampante. Trama, personaggi e anticipazioni.

1975 Il grande Nikolaus Lauda "Niki" entra nella scuderia Ferrari...2009 oggi invece

L' ex campione della Ferrari guiderà l'astronave del miliardario Branson. "Sognavo lo shuttle, non è stato possibile. Ma non mi sono rassegnato".



Niki Lauda

GIMCANE e gomme, rombi e freni, ali e razzi. Un incidente drammatico, la resurrezione, i trionfi. E ora, lo spazio. C'è uno slancio futurista nella vicenda umana di Niki Lauda. Una traiettoria che, partita dalla Formula 1, trova un naturale esito nel suo ultimo annuncio: "Piloterò una navetta spaziale a 60 anni".
Per gente del genere la velocità non è mai stata solo una professione. È Lauda stesso a parlare della sua vita nei termini di una quasi dannazione: "Ho fatto il pilota professionista in Formula 1 per molti anni. Poi sono passato ai Boeing, Airbus. A un certo punto mi sono ritrovato che il mio unico sogno era quello di salire a bordo di uno shuttle".
All'inizio sembrava irrealizzabile. "Ho cercato ovunque, ma la cosa era impossibile. Perché solamente gli americani organizzavano cose del genere". Poi ha saputo che Richard Branson il boss della Virgin aveva in mente una compagnia specializzata in viaggi spaziali. La Virgin Galactic. "Quando ho saputo del progetto sono stato il primo ad andare a bussare alla sua porta".
E così adesso il signor Andreas Nikolaus Lauda, classe 1949, già tre volte campione del mondo di Formula Uno, e fondatore di due compagnie aeree, risulta anche nell'elenco degli allievi della scuola piloti della Virgin Galactic. L'annuncio è stato dato da Branson in persona, nel paddock della Formula Uno in Barehin (la Virgin è lo sponsor della Brawn Gp): "Niki farà tutto il corso e imparerà a pilotare sia la "nave madre" sia la navicella spaziale".
Ai giornalisti più scettici Branson ha dato anche un'idea di massima dei tempi: "La nave madre è ormai pronta. L'abbiamo completata e sta volando proprio in questi giorni, la stiamo testando. Invece la navicella spaziale sarà pronta entro la fine dell'anno". A quel punto verranno effettuati altri test. "Ci saranno 18 mesi di prove e poi ne faremo ancora delle altre con la Nasa prima di cominciare con il trasporto delle persone. Nel frattempo Niki sarà pronto. Io e la mia famiglia saremo i primi ad andare su".

Oltre alla famiglia Branson, in lista per i primi voli interstellari, al prezzo di quasi 150mila euro, c'è molta gente. Tutti vip. Tra questi anche alcune stelle della F1, come Lewis Hamilton e Rubens Barrichello.
Un biglietto, per sicurezza, l'ha comprato anche Lauda: ha sessant'anni e non vorrebbe dover rinunciare allo spazio perché fisicamente non idoneo al pilotaggio: "Ma non gli servirà - dice Branson - Niki completerà il training e porterà nello spazio molta gente".



Film : Enzo Ferrari (Sergio Castellitto)

martedì 26 maggio 2009

18 febbraio 1898 nasce Enzo Anselmo Ferrari


Quando oggi sentiamo parlare di Ferrari il nostro pensiero và subito alle bellissime auto sportive che hanno conquistato nettamente il mondo delle corse automobilistiche. Ma dietro a questo risultato c'è una storia lunga più di un secolo: è la storia di Enzo Ferrari e della sua grande passione.
Tutto comincia il 18 febbraio 1898 quando nella periferia di Modena nasce Enzo Anselmo Ferrari. Le auto fanno la loro comparsa nella sua vita nel 1908 quando il padre porta lui e il fratello Alfredo ad assistere ad una gara sul circuito sulla via Emilia. Ferrari potè esprimere la sua passione solo dopo il primo conflitto mondiale trovando occupazione prima a Torino come collaudatore e poi al CMN (Costruzioni meccaniche nazionali) come collaudatore e pilota da corsa. In seguito partecipò a molte gare tra cui la Targa Florio nel 1920 andò all'Alfa Romeo passando da collaudatore a direttore del reparto Alfa-corse. Dopo una gara, nel 1923, conobbe il conte Baracca padre del mitico aviatore Francesco Baracca, incontro che segnò il destino del simbolo della scuderia.Infatti il cavallino rampante era impresso sulla carlinga di Francesco Baracca, e la madre suggerì a Ferrari di farne il simbolo che ha e continua ad accompagnare e vittorie della rossa. Il fondo giallo fu aggiunto perché era il colore di Modena. Durante la sua carriera nell'Alfa Romeo fondò la Scuderia Ferrari che inizialmente faceva correre i soci. La scuderia diventò dapprima una filiale dell'Alfa e poi la sostituì nella continuazione dell'attività sportiva. Nel 1940 la scuderia Ferrari si distaccò dall'Alfa e divenne "l'Auto Avio Costruzioni Ferrari". Durante la seconda guerra mondiale l'officina subì dei cambiamenti: fu spostata da Modena a Maranello e li fu bombardata. Nel 1946 l'officina fu ricostruita e sempre in quell'anno incominciò la produzione della prima vettura "Ferrari". L'azienda divenne, nel 1960, Spa (Società per azioni) alla quale si associò la FIAT prima per metà e dopo in forma maggioritaria. In seguito Enzo Ferrari costruì la pista di Fiorano e l'Istituto professionale per l'industria e l'artigianato.
Enzo Ferrari ricevette la nomina di cavaliere, commendatore, e cavaliere del lavoro e tanti altri premi e onorificenze. Durante la sua conduzione, dal 1947 al 1988 la Ferrari ha riportato oltre 5000 vittorie e conquistato 25 titoli mondiali Enzo Ferrari morì il 14 Agosto del 1988. Oggi grazie ad un grande uomo come Ferrari noi italiani possiamo essere orgogliosi della nostra industria automobilistica e delle vittorie che continua a conseguire la magnifica SCUDERIA FERRARI.

La storia di un secolo in meno di tre minuti

Anche gialla non è male!!!

Anche gialla non è male!!!

Elenco blog personale


A TUTTI PIACE....ANCHE A ME

A TUTTI PIACE....ANCHE A ME

Nella Vita c'è chi sale e chi scende...e tu?

avanza con la conoscenza

Lettori fissi

Vi consiglio di leggerli...

  • 1) Il libro nero delle Società Segrete (Steven Sora)
  • 2) Crypto (Daw Brown)
  • 3) Il codice da Vinci (Daw Brown)
  • 4) Innocenti (John Grisman)
  • 5) Io Uccido (Giorgio Faletti)
  • 6) Ultima sentenza (John Grisman)
  • 7) Fuori da un evidente destino (Giorgio Faletti)

Cerca nel blog